Nonostante le incertezze legate alle dispute commerciali e al futuro della Federal Reserve, gli investitori continuano a mostrare appetito per il rischio.
Nei giorni scorsi, voci su un possibile licenziamento del governatore della Fed, Jerome Powell, da parte di Trump, avevano creato qualche scossone, soprattutto sul mercato valutario. Tuttavia, lo stesso presidente ha poi chiarito di non voler rimuovere Powell anticipatamente, contribuendo a calmare i mercati.
Il Dax tedesco ha chiuso la scorsa ottava in rialzo ed in questo lunedì continua a muoversi al rialzo.
Al momento della scrittura il future sul Dax con scadenza settembre viene scambiato sopra i 24.400 punti, non lontano dai massimi storici che si attestano poco sotto i 24.800 punti.
Cosa monitorare in questa settimana sotto il profilo macro?
Dal punto di vista macroeconomico, gli occhi degli operatori saranno puntati giovedì sugli indici PMI (Purchasing Managers’ Index) di Germania, Eurozona e altri paesi chiave. Questi indicatori forniscono un’istantanea dello stato di salute nei settori manifatturiero e dei servizi.
Venerdì sarà invece il turno dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche.
Trimestrali in primo piano
A livello societario, martedì sono attesi i risultati di Sartorius, fornitore per il settore farmaceutico e dei laboratori. Dopo la chiusura dei mercati, toccherà invece al colosso del software SAP – l’azienda con la più alta capitalizzazione della Borsa tedesca – presentare i risultati del secondo trimestre.
Giovedì sarà una giornata particolarmente intensa: renderanno noti i loro conti Deutsche Bank, il produttore di motori MTU, e – dopo la chiusura – Deutsche Börse. Infine, venerdì toccherà a Volkswagen con i numeri del primo semestre.
Spunti operativi per la settimana
Nonostante la candela ribassista di venerdì, il quadro tecnico generale sul Dax future continua ad essere positivo.
Attenzione però perché nel breve potremmo anche assistere ad un aumento della debolezza dai livelli attuali, specie se dovessero arrivare notizie negative dalle trattative sul fronte dazi con gli Stati Uniti.
A livello tecnico se il mercato riuscisse a consolidare sui livelli attuali riportandosi sora quota 24.440 punti, è probabile che assisteremo ad un allungo al rialzo. In questo contesto, il massimo del 18 luglio a 24.588 punti rappresenta la prima soglia da superare.
Un superamento convincente di questo livello calamiterebbe nuovi acquisti, spingendo il mercato al retest dei massimi storici.
Segnali ribassisti emergerebbero invece con una rottura del supporto a 24.250 punti, che porterebbe poi ad un retest della media mobile a 50 periodi che attualmente passa sulla soglia tecnica e psicologia dei 24.000 punti.
Una rottura di quest’area potrebbe innescare poi un’accelerazione al ribasso più marcata e di più sedute.
Informazioni sull'autore: Filippo Giannini
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