Arriva il “Dividend Day” a Piazza Affari: i livelli da monitorare sul Ftse Mib
di: Alessio Moretti 19 Maggio 2025 10:48
Oggi sarà una giornata ad alta volatilità per Piazza Affari, con il Ftse Mib che sarà messo sotto pressione dallo stacco delle cedole di ben 74 società quotate, tra cui 23 blue chip.
L’effetto dividendo è destinato ad avere un impatto tecnico significativo sull’indice, potenzialmente in grado di produrre un calo anche superiore all’1,5% in apertura.
Effetto ex-dividend: un calo “tecnico”, ma previsto
Come noto agli operatori, lo stacco della cedola comporta un abbassamento automatico delle quotazioni delle azioni coinvolte, proporzionale all’importo del dividendo distribuito.
Nel caso del Ftse Mib, che è un indice price return, il calcolo non tiene conto del reinvestimento dei dividendi, rendendo l’effetto ex-dividend ancora più evidente a livello di performance giornaliera.
Secondo le stime di mercato, l’impatto combinato degli stacchi odierni potrebbe comportare un impatto tecnico sull’indice pari a circa 350-400 punti, che si traduce in una flessione teorica di circa l’1,4%-1,6%.
I titoli più impattanti
Tra le big cap coinvolte nello stacco cedola figurano Eni, Intesa Sanpaolo, Stellantis, Generali, Enel, Snam, e A2A, tutte con una capitalizzazione e un peso rilevante all’interno del paniere Ftse Mib.
In particolare:
- Eni stacca un dividendo di 0,47 euro per azione;
- Intesa Sanpaolo distribuisce 0,14 euro;
- Stellantis paga un corposo dividendo ordinario di 1,55 euro;
- Enel, infine, stacca 0,215 euro.
L’insieme di questi stacchi produce una pressione ribassista puramente tecnica, che non deve essere però confusa con una perdita di valore reale o con un cambio di sentiment degli investitori.
Future Ftse Mib, l’analisi di lunedì 19 maggio
Nella scorsa settimana il future sul Ftse Mib ha messo a segno 5 sedute consecutive al rialzo, tornando a scambiare su livelli che non si vedevano dal 2007.
La seduta di venerdì si è chiusa a 40.247 punti.
Nell’ultima analisi su questo mercato avevamo scritto che ci saremo aspettati una continuazione degli acquisti e un retest dei 40.000 punti, come effettivamente accaduto.
Cosa attendersi ora?
Per questa settimana, sarà fondamentale osservare come il mercato reagirà alla discesa tecnica causata dallo stacco; la tenuta dei 40.000 punti in questo inizio di settimana sarebbe da intendere come un grande segnale di forza, potenzialmente in grado di aprire la strada ad un nuovo allungo con target a 40.750 punti.
Tuttavia anche in caso di correzione riteniamo che discese fino a 39.600 punti costituiranno occasione di acquisto, mentre in caso di rientro sotto i 39.500 punti, aspettiamoci un test dei 39.000 punti, altro livello interessante per rientrare long in ottica dio più ampio respiro.
Una eventuale discesa sotto i 38.850 punti, magari accompagnato da volumi in aumento, aprirebbe invece a una fase correttiva più profonda, con primo obiettivo tecnico in area 38.600 punti ed in estensione a 38.300 punti.
Informazioni sull'autore: Alessio Moretti
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