Stacco cedola e stacco dividendi: qual è la differenza?

Stacco cedola e stacco dividendi differenza

28 Dicembre 2019

Ultimo Aggiornamento: 23 Gennaio 2024

Anche se sei un investitore alle prime armi o se ti stai avvicinando al mondo dei mercati finanziari, avrai sicuramente sentito parlare di “stacco della cedola” e “stacco dei dividendi”; ti sei mai chiesto che cosa significano e qual’è la differenza tra questi due termini?

 

Differenza tra cedola e dividendi

Semplificando al massimo possiamo dire che normalmente le cedole riguardano le obbligazioni, mentre con i dividendi si fa riferimento alle azioni.

La cedola rappresenta i proventi derivanti da un titolo obbligazionario e più precisamente è un documento che dà al proprietario di un’obbligazione il diritto alla riscossione degli interessi periodici.

I dividendi rappresentano invece la parte di utili che la società ha deciso di ripartire fra tutti i “proprietari”, ovvero fra tutti coloro che detengono una quota dell’azienda sotto forma di azioni.

Nonostante ci sia una differenza sostanziale tra cedola e dividendo, come abbiamo visto in precedenza, è bene precisare che molto spesso il termine cedola viene comunemente utilizzato per rappresentare indistintamente i proventi derivanti da un titolo azionario o obbligazionario.

Per chiarezza nel proseguo dell’articolo noi continueremo a mantenere separati i due termini.

 

Stacco cedola e stacco dividendi

Stacco cedola

Lo stacco della cedola si riferisce a un momento specifico nel ciclo di vita di un’obbligazione, durante il quale il possessore dell’obbligazione ha diritto a ricevere il pagamento degli interessi maturati fino a quel punto.

Lo stacco cedola, noto anche come “data di stacco cedola” o “data di registrazione”, è la data in cui il possessore di un’obbligazione registra ufficialmente il suo diritto a ricevere il pagamento degli interessi accumulati.

Dopo questa data, l’obbligazione può essere comprata o venduta sul mercato secondario senza che gli interessi maturati fino a quel momento vengano inclusi nel prezzo di acquisto o vendita.

Per gli obbligazionisti la cedola viene sempre staccata normalmente con cadenza semestrale o annuale e può essere fissa o variabile a seconda del tipo di obbligazione sottoscritta; infatti le cedole rappresentano l’interesse pagato dalla società emittente all’investitore che ha acquistato un titolo di debito.

Gli interessi sulle obbligazioni sono solitamente pagati in base a un tasso di interesse fisso o variabile e sono calcolati in base al valore nominale dell’obbligazione.

E’ bene inoltre ricordare che le obbligazioni possono avere diverse date di stacco cedola durante il loro ciclo di vita. La frequenza di queste date dipende dalle caratteristiche specifiche dell’obbligazione.

Stacco dividendo

Con lo stacco dividendi il proprietario di un titolo azionario avrà il diritto al pagamento del dividendo.

Gli azionisti che detengono le azioni prima della data dello stacco dividendo sono considerati idonei a ricevere il dividendo, mentre coloro che acquistano azioni dopo questa data non avranno diritto a riceverlo.

Dopo la data dello stacco dividendo, il prezzo delle azioni viene normalmente ridotto di un ammontare approssimativo del dividendo dichiarato.

Ad esempio, se una società dichiara un dividendo di 1€ per azione e il prezzo delle azioni è di 50€ prima dello stacco dividendo, il prezzo delle azioni potrebbe scendere a 49€ dopo lo stacco dividendo.

Le società che distribuiscono dividendi di solito pubblicano un calendario dei dividendi, che elenca le date di registrazione, le date di stacco dividendo e le date di pagamento dei dividendi.

Lo stacco del dividendo solitamente è annuale anche se ultimamente le società più grandi effettuano lo stacco di un acconto sul dividendo a novembre relativo all’esercizio in corso, per poi provvedere al saldo nella primavera successiva.

A differenza degli obbligazionisti, essendo il dividendo per gli azionisti una remunerazione degli utili prodotti, non si ha la certezza di avere lo stacco del dividendo; se la società non riporta utili e/o le decisioni del consiglio di amministrazione non prevedono la remunerazioni dei soci non si avrà diritto all’accredito del dividendo societario.

 

Data di stacco e data di pagamento

La data di stacco indica il giorno in cui matura il diritto a incassare la cedola o il dividendo; tutti gli investitori proprietari del titolo in quella data avranno quindi diritto ad essere remunerati.

Mentre nel caso delle cedole la data di stacco e la data di pagamento coincidono, per i dividendi la data di stacco lo stacco non coincide con il giorno in cui gli azionisti ricevono l’accredito sul proprio conto.

Per le aziende quotate nel mercato italiano il pagamento deve avvenire entro due/tre giorni lavorativi dalla data di stacco, mentre per quelli di società estere i tempi possono invece allungarsi.

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