FCA brilla a Piazza Affari; la fusione con Renault produce un +10%

Quest’oggi a Piazza Affari gli occhi degli investitori sono tutti puntati su Fiat Chrysler Automobiles (FCA).

Il gruppo Italo-Americano ha infatti presentato a Renault una proposta non vincolante di fusione alla pari, con l’obiettivo di creare il terzo gruppo più grande al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia.

Il titolo FCA sta attualmente volando oggi a Piazza Affari, con un parziale di oltre il +10%.

La partnership creerebbe un nuovo leader mondiale nel settore automobilistico, con la possibilità di sviluppare sinergie e crescere insieme nei settori di nuova esplorazione, inclusi i veicoli elettrici e quelli a guida autonoma.

Una mossa strategica e necessaria per combattere la concorrenza e la crescente competizione degli altri competitor ma anche di nuovi soggetti che recentemente stanno entrando nel mondo delle quattro ruote, come ad esempio Google.

Per la nuova società si parla di un volume d’affari di 8,7 milioni di veicoli venduti all’anno, con un’offerta di auto completa, che oltre alle auto vetture spazia dai pickup fino ai camion e veicoli elettrici.

“secondo i termini della proposta, gli azionisti di ciascuna società riceverebbero una quota azionaria equivalente nella nuova società risultante dalla fusione».

Si legge dal comunicato di FCA.

L’euforia odierna sul titolo è dettata anche dalla cedola extra 2,5 miliardi di euro che gli azionisti di Fca riceverebbero, vista la disparità di valore tra le due aziende.

La società sarebbe quotata a Milano, Parigi e New York.

Analisi del titolo

Sulla scia della notizia della fusione, FCA ha aperto la sessione odierna con un gap-up di quasi 15%; la giornata di venerdì scorso si era chiusa a 11.456€, mentre il titolo ha aperto oggi a 13.50€, prima di ritracciare in area 12.70€, con un parziale comunque superiore al +10%.

Dopo aver distribuito i dividendi agli azionisti, il titolo di FCA non è più riuscito a risalire la china e giovedì scorso ha raggiunto un nuovo minimo a 21 mesi.

Il quadro tecnico attuale è debole, anche se una chiusura al di sopra della resistenza a 13.50€ riporterebbe fiducia nel mercato, favorendo l’apertura di nuove posizioni in acquisto.