Nasdaq: i dati sull’inflazione porteranno volatilità sul mercato?

13 Aprile 2021

Ultimo Aggiornamento: 15 Settembre 2023

Giornata sostanzialmente piatta ieri a Wall Street, con i mercati in attesa della stagione delle trimestrali che inizierà mercoledì.

Le stime degli analisti prevedono un rialzo degli utili del 24,2%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Come di consueto saranno le grandi banche a rilasciare per prime i conti dei primi tre mesi del nuovo anno; apriranno le danze Goldman Sachs, JPMorgan Chase e Wells Fargo.

Per i dati delle grandi aziende del tech gli investitori dovranno invece attendere ancora qualche settimana.

Il Nasdaq100 ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0.19% rispetto alla giornata di venerdì.

Seppur mostrando una volatilità veramente ridotta, il mercato resta comunque a ridosso dei massimi storici; le contrattazioni si sono aperte a 13.792 e chiuse a 13.819 punti.

È ora da capire se l’indice tecnologico americano avrà la forza per raggiungere la soglia psicologica dei 14.000 punti oppure se scatteranno le prese di beneficio.

Nonostante la situazione di ipercomprato, il mercato non ha offerto uno storno significativo, riuscendo a per ora a difendere quota 13.750 punti.

La volatilità sul Nasdaq è più che mai latitante in questo momento, ma occhio poiché l’impasse potrebbe terminare a breve; oggi pomeriggio sono infatti attesi i dati sull’inflazione mensile statunitense, attesi per le 14.30 italiana.

Il rilascio di tale dato assume particolare significato in un contesto che ha visto a gennaio una fiammata dei rendimenti del settore obbligazionario, sulla scia del rialzo di inizio anno dell’inflazione e quindi sulla prospettiva di una possibile stretta monetaria anticipata da parte della Fed.

Anche se riteniamo che la politica della Fed non verrà influenzata dai dati di oggi sull’inflazione, un dato superiore alle attese porterebbe con tutta probabilità un incremento di volatilità sui mercati; in particolare in caso di un dato molto superiore alle previsioni dovremmo aspettarci vendite sul comparto azionario ed in particolare sul Nasdaq.

In ogni caso è comunque rischioso aprire ora nuove posizioni in acquisto in ottica multiday sugli attuali livelli di prezzo; in un contesto dove comunque le discese andranno a costituire occasione di acquisto è preferibile attendere uno storno di mercato che vada a sgonfiare i recenti eccessi rialzisti.

In caso di ritracciamento quota 13.500 punti rappresenta il primo punto di ingresso da monitorare in ottica di ripresa dei corsi, anche se il livello maggiormente papabile per frenare un eventuale correzione va ricercato in area 13.200 punti.

In caso di forte aumento della volatilità il mercato di contro potrebbe offrire occasione per scalping short contro trend, specialmente in caso di discesa intraday sotto quota 13.650 punti.

Secondo la dinamica attuale però solo un nuovo ritorno sotto i 12.800 punti aprirebbe le porte ad una nuova fase di debolezza, decretando uno stop definitivo agli acquisti.

Vediamo di seguito un’operazione effettuata ieri da uno dei nostri trading system automatici sul Mini Nasdaq Future.

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