Petrolio alle stelle, fin dove si spingerà il mercato del greggio?

23 Aprile 2019

Ultimo Aggiornamento: 12 Settembre 2023

Il prezzo del petrolio ha raggiunto un nuovo massimo da ottobre 2018, spinto dalla decisione della Casa Bianca di non rinnovare, alla loro scadenza di inizio di maggio, le esenzioni per l’import di greggio iraniano a otto Paesi, tra cui anche l’Italia.

Il future sul petrolio WTI con scadenza Giugno 2019 ha toccato questa mattina un massimo a 66,19 dollari al barile; ieri le contrattazioni si sono chiuse in rialzo del 2.66% a 65.70 dollari.

Il future sul petrolio Brent invece ha toccato questa mattina un massimo a 74.69 dollari al barile; le contrattazioni di ieri si sono chiuse in rialzo del 2,24% a 74.04 dollari al barile.

“Gli Stati Uniti intendono privare l’Iran delle sue entrate annuali di petrolio che ammontano a circa 50 miliardi di dollari, spingendo Teheran a ridurre il programma nucleare, i test sui missili balistici e il sostegno ai conflitti in Siria e Yemen.”

Ha detto il Segretario di Stato americano Mike Pompeo.

L’Iran ha risposto alla Casa Bianca minacciando di chiudere lo Stretto di Hormuz, dove passa circa un terzo del petrolio e del gas mondiale scambiato via mare; l’Arabia Saudita, l’Iraq, l’Iran, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti dipendono da questa via per spostare il greggio sul mercato mondiale, principalmente per gli acquirenti asiatici.

Se davvero lo Stretto di Hormuz dovesse essere chiuso, potremmo assistere ad una escalation in grado di portare i prezzi del petrolio a livelli senza precedenti.

La decisione della Casa Bianca sta avendo già effetti sui paesi asiatici; l’India infatti ha comunicato che smetterà di importare petrolio dall’Iran e opterà per fonti di approvvigionamento alternative.

“Fino a quando le esenzioni non verranno ripristinate, non penso che l’India possa acquistare petrolio dall’Iran. “

ha detto un alto funzionario del paese.

L’India era il secondo maggior acquirente di petrolio greggio iraniano dopo la Cina. Ha acquistato circa 24 milioni di tonnellate di greggio dall’Iran nel bilancio conclusosi il 31 marzo (2018-19)

Nel frattempo il ministro saudita dell’energia Khalid al-Falih ha rassicurato i mercati riferendo che il paese Arabo si coordinerà con gli altri stati per garantire ai mercati globali un’adeguata fornitura di greggio.

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