Nasdaq, sono ora attesi nuovi ribassi?

6 Maggio 2022

Ultimo Aggiornamento: 12 Settembre 2023

All’indomani del rally partito dopo le parole della Fed, i mercati Usa ieri sono nuovamente capitolati azzerando tutti i guadagni.

Gli indici di Wall Street hanno fatto registrare la peggior seduta del 2022, con maglia nera per il Nasdaq che ha ceduto il 5%.

Quest’oggi i mercati sono ripartiti cauti ma i timori legati ad una stagflazione si fanno sempre più vivi.

Le parole confortanti di Jerome Powell sul rialzo dei tassi e sul fatto di poter assicurare un “soft landing”, sono durate il tempo di una sessione di trading.

Le tensioni crescenti fra Russia e Ucraina, l’inflazione ancora in aumento e la nuova ondata di casi di Covid-19 che fa temere per la crescita economica in Cina, continuano a lasciare estremamente vulnerabili i listini azionari.

Molti operatori sostengono che in questa situazione la Fed dovrà necessariamente applicare una politica monetaria più aggressiva, con i mercati che stanno già scontando rialzi di 75 punti base per la prossima riunione, nonostante la smentita di Powell.

Il Nasdaq ha chiuso il mese di aprile cedendo oltre il 13%, la peggior performance da settembre 2008.

Il contratto future scambia questa mattina intorno ai 12.800 punti, mentre la giornata di ieri si era chiusa a 12.858 punti.

Da un punto di vista tecnico possiamo notare come il mancato breakout di quota 13.585 punti (livello di completamento del pattern rialzista morning star già segnalato nelle precedenti occasioni) ha portato ancora una volta ad uno stop ai rialzi, così come accaduto alla fine del mese scorso.

Dopo la chiusura di ieri sotto quota 13.000 punti gli eventuali tentativi di rimbalzo costituiscono nel breve occasione per posizionarsi short; segnaliamo a tal proposito le aree di resistenza a 12.950 e 13.200 punti.

Inoltre in caso di breakout dei minimi di ieri aspettiamoci nuove vendite, con obiettivo i test di quota 12.500 punti; il quadro tecnico attuale resta quindi decisamente debole e solo il recupero di quota 13.585 punti verrebbe inteso come un primo segnale costruttivo.

Anche se per un miglioramento deciso dell’attuale quadro tecnico e per assistere in prospettiva ad un recupero più ampio, il livello da monitorare resta sempre area 14.250, livello che ha ostacolato più volte la ripresa dei corsi negli ultimi mesi.

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