Mercati sempre più incerti, sul FtseMib target raggiunto

analisi grafico ftsemib

30 Settembre 2022

Ultimo Aggiornamento: 13 Settembre 2023

L’incubo dei ribassi sui mercati azionari sembra non finire.

Da Wall Street a Pechino, passando per le piazze europee, ieri abbiamo assistito all’ennesimo sell off con perdite dal 2 al 3%.

L’impatto positivo registrato sui mercati dopo l’intervento della Bank of England con l’acquisto massiccio di titoli di stato, è durato pochissimo tempo.

A spaventare gli investitori è sempre l’attuale fase di incertezza macroeconomica e geopolitica.

Ieri è stata scoperta la quarta falla nel gasdotto Nord Stream e ciò alimenta i timori di un’escalation militare a livello globale, se le ipotesi di un attacco mirato dovessero essere confermate.

Sempre ieri i dati hanno mostrato che l’inflazione tedesca è salita al 10%, mentre in America è stato confermato che il PIL del secondo trimestre è sceso ancora una volta dello 0,6%, portando l’economia americana in recessione tecnica.

Nella giornata odierna comunque i mercati stanno tentando il rimbalzo ed al momento hanno già recuperato circa metà delle perdite di ieri.

Il future sul FtseMib viene scambiato al momento della scrittura sopra i 20.500 punti, mentre la giornata di ieri si era chiusa a 20.251 punti con un saldo negativo di oltre il 2.5%.

Nell’analisi di lunedì sull’indice italiano avevamo sottolineato che in caso di salita le aree da monitorare per nuovi ingressi short sarebbero state a quota 21.250 e soprattutto 21.500 punti, e che un eventuale breakout di quota 20.700 punti avrebbe alimentato ulteriori vendite e portato con tutta probabilità ad un test di 20.400 punti.

Quest’ultimo livello è stato raggiunto nella giornata di mercoledì e ieri il mercato si è spinto addirittura oltre, toccando un minimo a 20.080 punti.

Sia la situazione tecnica di breve che di lungo periodo rimane precaria, anche se alcuni elementi potrebbero suggerire un rimbalzo nel breve; il Ftsemib sconta infatti a livello tecnico una situazione di forte ipervenduto, mentre a livello grafico la formazione di 3 minimi consecutivi decrescenti presuppone la possibile formazione di un modello rialzista basato sulle onde di Wolfe.

L’obbiettivo di tale pattern è dinamico ma ragionevolmente plausibile in area 21.000-21.250 punti, dove troviamo anche confluenza di resistenze statiche e dinamiche.

In ogni caso il mercato non mostra ancora i requisiti tecnici per alimentare una ripresa di lunga durata, aggiungendo anche il fatto che fino a quando la situazione macroeconomica globale non si stabilizzerà, difficilmente assisteremo a dei rally importanti del comparto azionario.

Per questo motivo riteniamo sempre che i rimbalzi in ottica multiday costituiscano occasione per nuovi ingressi short, segnalando in primis quota 21.250 punti e a seguire 21.500, 21.800 e 22.000 punti.

Solo un ritorno sopra i 22.200 punti alimenterebbe un recupero maggiormente significativo, anche se per la fine del mercato orso servirà comunque una chiusura settimanale sopra i 24.000 punti.

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